"Don Angelo Marzia: un uomo innamorato di
Dio"
Nella
suggestiva cornice offerta dalla Chiesa Madre di Carosino, gremita in ogni
ordine di posto, è stato presentato l’altro ieri l’ultimo lavoro di Floriano
Cartanì: “Don Angelo Marzia: un uomo innamorato di Dio”, pagg. 121
AlbusEdizioni editore. Questo libro, di
leggero
ma gradito allestimento grafico, ha una voce intrinseca che non può essere
letta se non penetrando il cuore di un uomo. Un uomo che divenne per volontà
di Dio sacerdote e che versò molta parte della sua vita, in particolare
oltre trent’anni come parroco di Carosino, al servizio del Signore. In “Don
Angelo Marzia: un uomo innamorato di Dio” l’autore snoda amabilmente un
percorso umano che si fa viaggio e metafora della vita di molti Carosinesi.
E, a ben vedere, le testimonianze di questo sacerdote potrebbero
rappresentare documento per ogni lettore che l’abbia o meno conosciuto di
persona, come accade quando si parla attraverso il proprio vissuto e si
contemplano visi e storie della vita. Nella chiesa di Santa Maria delle
Grazie, che lo vide giovane parroco presente assiduamente sino all’ultimo
giorno di vita, è così riecheggiato forte ancora una volta il nome di don
Angelo; quasi a volerlo salutare sicuri che lui era li a vegliare sui suoi
amati parrocchiani. E’ stato lo stesso don Lucangelo De Cantis attuale
parroco di Carosino, alla presenza del suo
vicario
don Graziano Lupoli, di don Leonardo Marzia (fratello di don Angelo), del
prefattore del libro Pierfranco Bruni e dell’autore Floriano Cartanì, ad
aprire
il momento di riflessione sul libro, con una prolusione molto affettuosa,
che gli ha permesso di ricordare l’impegno di don Angelo nella fraternità
sacerdotale della Vicaria. Nel corso del suo intervento don Lucangelo ha
rammentato come, appena venuto a Carosino, avesse sentito il bisogno di
recarsi in preghiera presso la tomba di don Angelo. Toccante, a questo
proposito, la testimonianza offerta da don Leonardo Marzia, giunto
appositamente da Roma insieme all’altro fratello Tonino e agli altri f
amiliari
e parenti presenti alla serata. Allora il ricordo si è fatto subito
commovente ma è stato poi stemperato dagli aneddoti spensierati della
fanciullezza di don Angelo che, tra l’altro, era un grande estimatore di
musica. Brillante ed importante la presentazione offerta da Pierfranco
Bruni. Calabrese di nascita ma Carosinese d’adozione, Bruni ha dato una
lettura critica al testo di Cartanì che è andata oltre il semplice positivo
dato letterarioo: “Il
saggio
donatoci da Floriano sulla figura di don Angelo Marzia – ha sottolineato – è
molto di più che una storia sulla vita di un sacerdote. Camminare tra le
pagine di questo libro è un ricercare e un ritrovare quei solchi veri,
tracciati nel tempo da una comunità attraversata dalla figura di un
uomo-prete, don Angelo Marzia, che ne ha caratterizzato a lungo il suo
humus, spiegando le vele della fede, per andare oltre, sulla scia degli
insegnamenti di San Paolo.”. Le conclusioni sono state affidate all’autore,
Floriano Cartanì il quale, nel corso del suo breve intervento, ha
ringraziato tutti coloro i quali in qualsiasi modo hanno contribuito
attraverso le loro testimonianze a fare di un libro di carta, un libro
scritto dal
cuore.
“Mi ha commosso – ha precisato Cartanì - questo loro desiderio di lasciare
una traccia di quell’incontro con don Angelo, nel quale vi ho scorto un
affetto sincero, come di chi volesse rivivere quel momento. L’importanza
della figura e della testimonianza lasciateci da don Angelo Marzia – ha
evidenziato Cartanì – sono elementi di un operato pastorale e di vocazione a
favore del prossimo, che solo il tempo ci sta gradatamente consegnando.”
Erano presenti alla serata due testimoni del vivaio vocazionale carosinese
tanto amato e curato da don Angelo Marzia: mons. Mino Quaranta e don
Francesco Nigro. Alla serata erano presenti, tra gli altri, l’attuale
sindaco Biagio Chiloiro accompagnato da rappresentanti dell’Amministrazione
comunale di Carosino, altri esponenti delle Amministrazioni degli anni
passati, tra cui gli ex sindaci Costanzo Carrieri e Franco Sapio, ed il
consigliere provinciale Mino Sampietro.
