Il Gruppo Ex Allieve/i delle F.M.A.

 

Tra storia e fede

Ex Allieve/i delle F.M.A. di Carosino

 

 

MI presento: sono Lupoli Emanuela Maria Ausiliatrice, responsabile del gruppo ex allieve/i di Carosino. Mi è stato chiesto, dalla redazione di Comunic@re (bollettino ricco di validi informazioni inerenti tutto ciò che riguarda la nostra parrocchia) di scrivere una piccola documentazione sull'esistenza del nostro gruppo e delle varie attività che esso svolge nell'ambito della nostra comunità religiosa. La storia delle ex allieve risale dal lontano 1947 e forse prima, quando nelle angustie di quei tempi subito dopo la guerra, le giovani di Carosino trovano nell'accoglienza delle Suore Salesiane e nell'oratorio il sorriso e la forza per andare avanti, sostenute dalla fede e dall'amore per Maria Ausiliatrice e Don Bosco. Cambiano i tempi intorno agli anni 60-70, le Suore vanno via, lasciando un vuoto nel cuore di tutte coloro che le hanno amate. Sembra che tutto sia finito, che di quella gioia contagiosa rimanga solo un caro ricordo. Ma il seme lasciato, germoglia rigoroso e forte e grazie alla nostra compianta Pina Tanese, che a lavoro e parrocchia seppe conservare lo spirito l'entusiasmo e la disponibilità, organizzando con sollecitudine ed impegno occasioni di incontro e di preghiera coinvolgendo sempre tutta la comunità verso valori autentici di vita cristiana ed educativi. Alla morte improvvisa (13 anni fa) della cara Pina essendo io già catechista ed impegnata in varie attività in parrocchia, avendo inoltre frequentato sia da piccola con le mie sorelle oratorio e scuola salesiana mi è stato dato questo compito semplice, ma profondo, di dare continuità a questo gruppo. Ho accettato perché credo e spero che in un mondo che cambia continuamente, rimanere legati alla storia della nostra vita cristiana di fede, che ci ha dato il primo impulso è bellissimo. E' tuttavia un legame senza lacci che ci ha lasciati sempre liberi di vivere con gioia ed in comunione nella nostra parrocchia, dove siamo parte integrante di ogni gruppo con le nostre sorelle di azione cattolica, con le nostre Suore del Divino Amore e i Parroci che via via si sono succeduti nel corso degli anni. La fede vera dice Giovanni Paolo II non deve avere legami o formule perchè non una formula ci salverà, ma  una persona Cristo. Ed è così che alcune ex allieve del nostro gruppo composto principalmente da donne adulte e qualche giovane si impegna a seconda delle proprie possibilità nelle varie attività e iniziative di solidarietà della nostra parrocchia (catechismo, ammalati, missioni, adozioni a distanza...). Inoltre alcune di esse, grazie a don Lucangelo attualmente vivono e si adoperano con gioia ed entusiasmo nel tanto sognato e desiderato oratorio. E' qualcosa che credevamo di aver perso per sempre. Sappiamo bene come nella società di oggi , così veloce e superficiale l'oratorio rappresenti un punto di riferimento importante per i giovani, dove giocando ed esprimendosi nelle varie attività si attingono valori importanti e duraturi di vita cristiana e sociale. Questo dunque è il nostro gruppo e questa è la nostra storia, è una storia di famiglie così come si tramandano quelle storie del nostro passato che però aiutano ad identificarci nel presente, dove al di sopra di ogni tempo e realtà c'è l'amore per Maria e Gesù Cristo.

 

 

Don Bosco

 

Quando si pensa ad un modello di sacerdote e a un modello dell'educazione soprattutto giovanile, non si può non parlare di Don Bosco. La figura e l'opera di questo Santo sono certamente riconosciute da chiunque. Papa Giovanni XXIII diceva "San Giovanni Bosco! Questo nome è un poema di grazia e di apostolato, da un piccolo borgo del Piemonte ha portato la gloria e i successi della carità di Cristo ai confini più lontani della terra"

San Giovanni Bosco nasce il 16 agosto 1815 in piena Restaurazione ai Becchi di Castelnuovo d'Asti, che oggi in suo onore, ha preso il nome di "Calstelnuovo Don Bosco" a pochi chilometri da Torino. A soli nove anni ha un sogno premonitore del grande compito che gli era stato preparato, il gravoso ma gradito fardello del suo futuro tra i giovani. Figlio di gente povera per diventare sacerdote deve affrontare lavori estenuanti per poter avere lezioni di latino dall'anziano don Calosso. Il 5 giugno 1841 viene ordinato sacerdote e da quel momento in poi pone tutte le sue forze per creare opere educative per la gioventù abbandonata.

Uomo di fede e di carità instancabile è un Santo contemporaneo perché ha ancora molto da dire per quanto riguarda il metodi educativo e i suoi contenuti. E' da sottolineare il suo celebre sistema preventivo fondato sulla triade: ragione religione amorevolezza, sistema tutto ispirato nell'amore di Gesù Cristo, specialmente nell'Eucaristia, nella fiducia alla Vergine Maria e nella fedeltà alla Chiesa e al suo magistero. Tale sistema Don Bosco l'aveva imparato sulle ginocchia di una grande mamma Margherita. Quando accoglieva fra le sue braccia Bartolomeo Garelli un giovane muratore orfano di entrambe i genitori. Ed è questo il germe dell'oratorio che dopo alterne vicende sorse in Valdocco ed in breve raccolse trecento giovani. Ma non si accontenta, don Bosco ha grandi progetti, viene preso per pazzo, alcuni fanatici attentano alla sua vita ma alla fine vince. Costruisce  scuole e laboratori per ragazzi poveri emarginati, orfani. L'opera crebbe, i suoi ragazzi divennero "ottimi operai e onesti cittadini". Precorrendo i  tempi, sfida il potere e gli oppositori promuovendo contratti di formazione che egli stesso segue e facendo garante dei suoi giovani verso il datore di lavoro.

Tra i suoi giovani cercò i migliori collaboratori della sua opera dando origine alla Società di San Francesco di Sales, insieme a Santa Maria Domenica Mazzarello fondò l'Istituto di Maria Ausiliatrice, infine con buoni ed operosi laici uomini e donne creò i Cooperatori salesiani e le ex-allieve /i.

Nel centenario della sua morte avvenuta il 31 gennaio 1888 Giovanni Paolo II l'ha dichiarato e proclamato "Padre e maestro della gioventù".

La popolazione di Carosino avendo vissuto in tempi lontani testimonianza salesiana ha suggellato il suo amore e devozione per don Bosco e Maria Ausiliatrice con la realizzazione di due monumenti ubicati in due punti diversi del paese per ricordarci sempre che oltre alla devozione c'è sopratutto la fede.

di Lupoli Maria Ausilia

LA SANTITA’ PUO’ ESSERE DI TUTTI

 

In occasione del 140° anniversario di fondazione dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice la nostra comunità ha accolto con gioia, nei giorni 24-25 Novembre, la reliquia di  Santa Maria Mazzarello. Ci sono stati tanti bellissimi momenti con i bambini, i ragazzi, gli adulti per contemplare la santità di questa suora. La sosta nel nostro paese del pellegrinaggio della sua reliquia è dovuta alla presenza, ancora oggi, delle ex-alieve/i che nel passato hanno conosciuto e frequentato le suore salesiane. Essendo una ex-allieva conosco bene la figura e la storia di questa santa, ma ad essere sincera, l’arrivo della sua reliquia mi ha colpito profondamente, perché, oltre all’immagine rigida, ferma, sicura, coinvolgente che mi è stata trasmessa durante gli anni della mia educazione salesiana, ho riscoperto ancora tanti aspetti belli della sua vita, tanti valori universali, che non passano mai, trasmessi ad intere generazioni. Ecco perché i santi, anche se vissuti in altre epoche, non sono mai antichi, ma sempre attuali.

Quello che più mi ha colpito innanzitutto è la sua grande fede, vissuta con semplicità: Maria Mazzarello non ha lasciato grandi regole, nulla di appariscente, solo una vita rivolta verso Dio e le sue ragazze, che ha saputo incoraggiare con audacia all’operosità, al lavoro, alla gioia, alla sobrietà, alla bella relazione con gli altri e, soprattutto, all’amore prendendosi cura della parte principale della persona, cioè il cuore.

Figlia di umili contadini, cresciuta in una famiglia patriarcale, povera ma onesta, ricca di grande fede, ha conosciuto e vissuto il duro lavoro dei campi che a volte, per le stagioni più o meno fortunate, può andare perduto. E’ lì che Lei, poco più di una bambina, ha formato il suo carattere di ragazza forte e tenace, proprio nella cura, nella pazienza, nell’attesa, nella speranza di coltivare con amore i suoi vigneti, affinché dessero buoni frutti.

Ho conosciuto personalmente il duro lavoro dei campi grazie a mio padre, felice contadino, orgoglioso delle sue origini e della sua terra, anche quando, per delle tristi annate, non gli veniva restituito il giusto raccolto per sfamare la sua numerosa famiglia.

Ecco perché mi sono tanto commossa a vedere quella reliquia, rappresentante una vertebra della spina dorsale di Santa Maria Mazzarello. Chissà quanto lavoro, quanti piegamenti avrà fatto quella vertebra per completare per prima il suo lavoro di contadina e poi occuparsi anche delle faccende domestiche con la sua mamma.

A volte, però, anche la forza fisica può venir meno, ma, se la fede è salda, si può trasformare in qualcosa di più forte e più spirituale. E’ così che Maria Mazzarello, grazie alla fragilità fisica, sperimenta che nella vita umana ci sono momenti grandi e decisivi che cambiano le situazioni e stabiliscono avvenimenti destinati ad avere risonanza nei secoli. Nella sua breve vita, 44 anni, Ella ha dato molto donando tutta se stessa a Dio. Adorare, pregare, riflettere davanti la sua reliquia è stato per tutta la comunità,ma soprattutto per le ex-allieve/i più adulte un momento di grande emozione e come ha detto Don Lucangelo, alla fine di queste giornate, i santi sono la parte migliore di noi stessi e quindi tutti noi possiamo scoprire quanto di bello, di puro c’è in ciascuno di noi, basta vivere appunto una vita semplice, umile, ricca solo di carità, pieni di Dio come lo è statta Maria Mazzarello, cristiani con la spina dorsale forte e dritta.

di Ausilia Lupoli

 

 

Consiglio di Unione delle Ex Allieve/i delle F.M.A. di Carosino

Presidente Lupoli Ausilia
Vice Presidente Tanese Flora
Segretario e Consigliere di Federazione Leuzzi Angelo
Tesoriere Andriani Iole
Consigliere Lafratta Stella
Consigliere Musio Filomena
 
Appuntamenti annuali
 

19 OTTOBRE  2014    Assemblea Programmazione  a Taranto

14-15 MARZO  2014  Giornata di Studio Ispettoriale della FS

1 MAGGIO    2015   Giornata Sociale

19-26 LUGLIO 2015 Campo Famiglie a Soverato

30 LUGLIO – 2 AGOSTO 2015  Campo Comunitario FS