L'IMMACOLATA

 

La Festività dell'Immacolata

a Carosino

fra Storia e Tradizione

del compianto Prof. Antonio Cinque

 

     La festività dell'Immacolata Concezione probabilmente risale al periodo della grande ristrutturazione delle chiesa del 1736. Infatti nella relazione dell'arcivescovo Capacelatro del 1790, si parla di una cappella dedicata all'Immacolata, ubicata all'interno della nostra chiesa, segno tangibile di una chiara e manifesta volontà del popolo.

     Le prime notizie ufficiali ci rimandano agli inizi dell'Ottocento. La tradizione, sembra legata alla particolare devozione verso la Vergine Immacolata della duchessa di Carosino Maria Francesca Albertini. Ciò emerge da un Processo Verbale sulla costruzione del camposanto del 3 maggio 1829. Nel documento si fa riferimento ad una cappella abbandonata, intitolata all'Immacolata, posta  sulla via per Monteparano, sul tratto di strada che oggi costeggia l'attuale cimitero.

     Considerate le pressanti necessità, il comune chiede alla duchessa di poter trasformare l'antica cappella in un luogo di sepoltura con lo stesso titolo, nel rispetto della sua dedizione al culto mariano. Le attese non sono deluse. La notizia viene ufficializzata dal sindaco l'8 dicembre 1829.

 La riconoscenza del popolo non si fa attendere. Già l'8 dicembre dello stesso anno si parte coi primi festeggiamenti in onore della Vergine. Tuttavia, considerato il clima inclemente del periodo invernale, dopo qualche anno si decide di anticipare la grande festa all'ultima domenica di luglio.

     Dal 1856 è fissata al 31 agosto. L'autorizzazione del Regio Giudice del Circondario, datata 19 agosto 1856, si riferisce ai fuochi artificiali, ai mortaletti, alla banda musicale ed alla processione antimeridiana programmati per quella ricorrenza.

     Verso la fine del secolo i festeggiamenti si spostano al 7 e 8 dicembre e, con quella decisione, anche la pompa dei preparativi segna una lenta crisi che porterà ad un impoverimento della tradizione. Soltanto la processione, organizzata in un modo piuttosto insolito, sopravvive fino al primo Novecento.

      Il pomeriggio del 7 dicembre, il popolo si raccoglie presso la Chiesa Madre e, guidato dal parroco, si dirige in processione al cimitero alle cui porte impera l'antica cappella. Sull'altare, posto ad oriente, si eleva la scultura della Vergine Immacolata. Giunti sul luogo, si recitano alcune preghiere e, quindi, si preleva la statua ce viene condotta nella chiesa della Madonna delle Grazie dove rimane un giorno per la venerazione dei fedeli.

     Il pomeriggio dell'8 dicembre si riparte in processione e, dopo una breve sosta nella chiesa di San Francesco, si riprende la via del ritorno verso l'antica cappella.

     Nel 1904 ricordando il 50° della definizione dogmatica dell'Immacolato Concepimento e  volendo manifestare  l' immutata devozione alla Vergine, il popolo di Carosino erige un monumento in piazza Dante,inaugurato durante la festività dell'8 dicembre.

     Grazie ad un gruppo di volenterosi, di questa tradizione oggi ci rimane un segno che è nuovo nella forma, ma che si trascina il peso di una gloriosa eredità. La notte fra il 7 e l'8 dicembre una banda musicale percorre le vie del paese suonando suggestive melodie natalizie e, con esse si entra, di fatto, nell'atmosfera di fine anno.